venerdì 18 settembre 2015

domenica 31 maggio 2015

L'amore spiegato dalla matematica

Il partner perfetto? E' il quinto! 

L'amore spiegato dalla matematica


amore, matematica, Sicilia, Società
LONDRA. Il partner perfetto esiste, e a confermare questa tesi è la... matematica.
Uno studio di Hannah Fry, insegnante di matematica allo University College di Londra, sostiene che "sì, l'amore può essere compreso sulla base dei numeri, degli algoritmi e delle percentuali".
Autrice del libro "The mathematics of love", Hannah fornisce risposte che a qualcuno potrebbero apparire scontate ma che a quanto pare sono basate sul calcolo della probabilità, su dati statistici e su algoritmi matematici.
Secondo la matematica, dunque, le regole d'oro per trovare l'anima gemella sono quattro:
1. Sicurezza di sé
Christian Rudder, matematico di professione e fondatore del sito OkCupid, sostiene che non sono le persone più belle a riscuotere più successo e ricevere più richieste di fare conoscenza: i più popolari sono coloro che sono sicuri di sé stessi e non esitano a mostrare i propri difetti ma che, anzi, li mostrano con orgoglio. Pancetta, calvizie e difetti fisici battono la bellezza: ciò che conta è l'originalità e la sincerità.
2. Cercare l'altro attivamente
Sulla base dell'antico detto "Chi non risica non rosica", l'algoritmo di Shapley afferma: chi cerca un partner attivamente senza aspettare che il destino bussi da solo alla sua porta riceverà di certo molti più rifiuti e delusione. Tuttavia, ha maggiori possibilità di incontrare la persona giusta.
3. Litigare fa bene
I due studiosi John Gottman e James Murray hanno invece applicato un modello matematico ai litigi tra le coppie. Il risultato è che le coppie che hanno meno discussioni sono statisticamente quelle più fragili e che hanno i litigi più esplosivi, visto che tengono per sè - e per molto tempo - rancore e insoddisfazione. Le coppie invece che hanno piccole e grandi discussioni - anche quotidianamente - hanno modo di confrontarsi maggiormente.

4. Il partner perfetto è il quinto
Una media statistica, dice che in un'intera vita si è destinati ad avere dieci relazioni. Tuttavia, il partner che con ogni probabilità diventerà l'uomo (o la donna) della propria vita è il quinto.

Morto il matematico John Nash, ispirò 'A Beautiful Mind'


sabato 7 marzo 2015

Papiro Rhind

«Metodo corretto di entrare nella natura, conoscere tutto ciò che esiste, ogni mistero, ogni segreto” Intestazione del papiro matematico di Rhind.
Ahmes (1680 a.C.-1620 a.C.) è lo scriba egiziano che copiò, in ieratico, il Papiro di Rhind (chiamato così in onore dell’egittologo scozzese Henry Rhind che lo scoprì a Tebe nel 1858). Ahmes dichiara di non essere lui l’autore del papiro, affermando che il materiale trascritto proviene da un lavoro precedente (1850 a.C.-1800 a.C.). 
Il papiro è la nostra principale fonte di informazioni sulle conoscenze matematiche degli antichi Egizi; contiene problemi sulle quattro operazioni, equazioni di primo grado, successioni, calcoli di aree e di volumi.
Il papiro di Rhind (nella foto) è conservato dal 1863 al British Museum di Londra.

lunedì 2 marzo 2015

Paperino nel mondo della matemagica

Paperino nel mondo della matemagica è un cartoon Disney del 1959 della durata di circa 27 minuti, diretto da Hamilton Luske e successivamente introdotto da Ludwig Von Drake. Il cortometraggio divenne ben presto uno dei principali film a scopo educativo prodotti dalla Disney e fu subito reso disponibile alle scuole. Paperino, grazie a una voce guida, esplora il mondo della Matematica e in particolare della Geometria, scoprendone la sua inaspettata magia fatta di teoremi e dimostrazioni.
Dopo aver ascoltato un uccello geometrico recitare le prime 15 cifre di pi greco, Paperino sente la voce dello "Spirito d’Avventura", che lo guiderà nel suo viaggio attraverso "il Paese delle Meraviglie della Matematica".
Il papero non si interessa al mondo della matemagica, dicendo che «la matematica è roba da sgobboni». Prendendo confidenza con lo Spirito, intuisce una possibile relazione tra i numeri e la musica; di colpo viene catapultato nell'antica Grecia, dove Pitagora e i suoi compagni tengono una jam session con il papero. Lo Spirito spiega che Pitagora realizzò rudimentali forme di musica che sono alla base di quella moderna, come il jazz, ancora di moda nell'America degli anni Cinquanta.
Paperino stringe la mano a Pitagora, che svanisce subito lasciandogli sulla mano un simbolo, il pentagramma, che rappresenta la segreta società pitagorica. La figura è un esempio di sezione aurea e contiene il modello per la costruzione di vari rettangoli aurei, elementi della geometria che hanno influenzato in vari modi le varie arti nel corso della storia.
Gli edifici antichi hanno tutti una base aurea, dal Partenone alla Cattedrale di Notre Dame. La Monna Lisa e varie sculture (viene citata la Venere di Milo), si fondano su diversi rettangoli aurei. Attualmente, il palazzo dell’ONU con sede a New York ha una struttura con rettangoli aurei.
Paperino resta ancor più di stucco nell'apprendere che il rettangolo aureo e il pentagramma si riferiscono pure al corpo umano e alla natura. Il primo ha le proporzioni ideali della sezione aurea, il secondo si ritrova nella forma dei fiori, di molti animali e conchiglie. Lo Spirito ricorda a Paperino un aforisma di Pitagora:
«Tutto è organizzato secondo il numero e la forma matematica.»
Addirittura, svariati giochi si fondano su aree geometriche, dagli scacchi e campana agli sport come baseball, football e pallacanestro. Dopo un po' di pulizia della mente, il papero gioca con un cerchio e un triangolo e, facendoli roteare e sezionandoli, scopre invenzioni utili con alla base una delle figure risultanti: dalla ruota, al trapano e al telescopio. Successivamente, il papero capisce che infiniti pentagrammi possono essere disegnati uno dentro l'altro, solo che il concetto di infinito si concretizza nella mente e non nella realtà. Lo Spirito afferma che le conoscenze scientifiche e tecnologiche sono illimitate e la chiave per sbloccare le porte del futuro è la matematica. Entro la fine del film, il papero capisce ed apprezza il valore della matematica e rimane colpito quando lo spirito chiude il corto con una citazione di Galileo Galilei: «La matematica è l'alfabeto con cui Dio ha scritto l'universo.»

sabato 28 febbraio 2015

Discorso di Emma Castelnuovo - II parte


Per completezza inserisco la seconda parte del discorso tenuto da Emma Castelnuovo in occasione del Festival della Matematica a Roma nel 2007. 

venerdì 27 febbraio 2015

Scienza al luna park

Ci sono libri che più che libri sono giocattoli, con i quali nemmeno ci si rende conto che tra una cosa e l’altra stiamo studiando. Uno di questi è certamente Scienza al luna park (Editoriale Scienza, dagli 8 anni) di Chris Oxlade: 32 pagine, più di 20 esperimenti e soprattutto un vero modellino di montagne russe da montare per sperimentare il movimento, la gravità, l’inerzia, l’attrito. E anche come trasformare l’energia e la fisica che entra in gioco nello spaventoso giro della morte. C’è il ponte delle vertigini, ci sono le curve, le folli discese.
Per ognuna delle leggi fisiche proposte, che vengono raccontare a parole ma soprattutto attraverso semplici disegni, si propongono degli esperimenti da eseguire proprio utilizzando il modellino in cartoncino, una biglia, un secchio di plastica e l’acqua, che ai bambini piace sempre molto quando si tratta di giocarci.
E si può anche personalizzare la corsa, costruendo per esempio parti aggiuntive al modellino, nuove curve, tunnel o nuovi ponti, utilizzando carta e forbici.
L’effetto è assicurato: i nostri bambini non se ne accorgeranno nemmeno e conosceranno a menadito le leggi di Newton o l’esperimento di Galilei.
Provare (a giocare) per credere!

@CristinaDaRold
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mercoledì 18 febbraio 2015

venerdì 13 febbraio 2015

Discorso di Emma Castelnuovo - I parte

Inauguro questo blog con un discorso di Emma Castelnuovo, la donna che ha dedicato la propria vita alla matematica e, in particolare, alla didattica della matematica. Il discorso ha come titolo "Insegnare la matematica".
Buona visione